giovedì 21 ottobre 2010

LA VERA DEVOZIONE

Mia cara Filotea, tu vorresti giungere alla devozione perchè sai bene, come cristiano, quando questa virtù sia accetta a Dio; ma, siccome i piccoli errori commessi all'inizio di qualsiasi impresa, ingigantiscono con il tempo e risultano, alla fine, irreparabili o quasi, è necessario, prima di tutto, che tu sappia che cos'è la virtù della devozione.
Di vera ce n'è una sola, ma di false e vane ce ne sono tante; e se non distingui la vera, sbagli e perdi tempo correndo dietro a qualche devozione assurda e superstiziosa.

Chi si consacra al digiuno, penserà di essere devoto perchè non mangia, mentre ha il cuore pieno di rancore; e mentre non bagna la lingua nel vino e neppure nell'acqua, per amore della sobrietà, non avrà alcun scrupolo nel tuffarla nel sangue del prossimo con la maldicenza e la calunnia.
Un altro penserà di essere devoto perchè recita tutto il giorno una serie interminabile di preghiere, mentre non darà peso alle parole cattive, arroganti e ingiuriose rivolte durante la giornata a domestici e vicini. Qualche altro farà l'elemosina ai poveri, ma non riuscirà a perdonare i nemici; ci sarà poi chi perdonerà i nemici, ma per pagare i debiti ci vorrà il tribunale.
Tutta questa brava gente, è considerata devota, ma non lo è per niente.

La vera e viva devozione,Filotea, vuole prima di tutto, l'amore di Dio; non è altro che un vero amore di Dio; non un amore genericamente inteso.
Infatti, l'amore di Dio si chiama grazia perchè abbellisce l'anima e ci rende accetti alla divina Maestà; si chiama carità, perchè ci dà la forza di agire bene; ci spinge ad operare con cura, spesso e con prontezza:ecco la devozione.

In breve, la devozione è una sorta di agilità e vivacità spirituale per mezzo della quale la carità agisce in noi o, se vogliamo, noi agiamo per mezzo suo, con prontezza e affetto. E' compito della carità farci praticare i Comandamenti di Dio senza eccezioni e nella loro totalità; la devozione vi aggiunge la prontezza e la diligenza.
Poiché la devozione è carità eccellente, non soltanto ci rende pronti, attivi e diligenti nell'osservare i Comandamenti di Dio, ma ci spinge a fare con prontezza e affetto le buone opere possibili, anche se non cadono sotto il precetto, ma sono soltanto consigliate o indicate.

Tratto da: FILOTEA di san Francesco di Sales